sabato 22 marzo 2014

Arrow - Suicide Squad S02x16 - La recensione

Ben tornati amici di Pianeta 42 per la nuova recensione del serial di Freccia Verde! Tantissime le citazioni ai fumetti in questa puntata e, come potete benissimo intuire dal titolo, si parlerà proprio della Squadra Suicida, una serie di agenti ed ex criminali reclutati dalla A.R.G.U.S. messi insieme per affrontare minacce molto rischiose (un po' come i Thunderbolts della Marvel per capirci). 

La squadra è formata da:

John Diggle - alias Freelancer (aiutante e guardia del corpo di Oliver Quinn);
Lyla Michaels - alias Harbinger (qui ex moglie di Diggle e angente A.R.G.U.S., nei fumetti era un messaggero di Monitor con svariati poteri, tra cui volo e duplicazione);
Floyd Lawton - alias Deadshot (viene citata anche la figlia, Zoe, e lo rivediamo col suo bracciale-pistola caratteristico);
Ben Turner - alias Tiger (nei fumetti in realtà viene chiamato Bronze Tiger);
Mark Scheffer - alias Shrapnel (che se non sbaglio era il bombarlolo della 2x10, ma nel fumetto è un personaggio molto differente, una specie di robottone che poteva scomporre le sue parti)
Infine abbiamo Amanda Waller - alias Mockingbird che guida tutti dalle retrovie, in collegamento diretto dalla base operativa dell'A.R.G.U.S. (e no, il suo alias non ha niente a che vedere con Mimo della Marvel).    


Ed è proprio quest'ultima a formare la squadra e a chiamarla Task Force X, ma è Deadshot a far capire agli altri che sono solo persone sacrificabili, e li rinomina, per l'appunto, Suicide Squad; inoltre, c'è un piccolo cameo, si sapeva già da un po' che questo nuovo personaggio dovesse apparire, ma in questa puntata non lo vediamo, gli sentiamo dire solo un paio di frasi tra cui "sono una terapeuta certificata". Il personaggio è ovviamente una ragazza, ha fatto parte della Squadra Suicida nei fumetti, magari ha un dottorato... avete già capito? Non diciamo altro!

L'obiettivo della squadra è di infiltrarsi tra le file di Gholem Qadir, ex terrorista salvato da Diggle in passato in una missione, che si sospetta stia creando un letale gas nervino. Amanda Waller nomina anche il Kahndaq, paese del medio oriente esistente solo nell'universo DC Comics. 


Ogni membro criminale della Suicide Squad ha una piccola bomba nella testa che verrà attivata appena non rispetterà gli ordini diretti di Amanda Waller, infatti Shrapnel è il primo a scoprirlo; non vediamo la sua morte, ma solo un'esplosione da lontano, magari una scusa per evolvere il personaggio ad una versione più simile a quella cartacea.

Nella puntata vengono approfonditi meglio le caratteristiche di alcuni personaggi, come per esempio Amanda Waller, molto fredda e calcolatrice, che non si fa problemi a sacrificare la vita di innocenti o degli stessi membri della squadra per raggiungere i propri obiettivi; scopriamo certi aspetti della vita di Deadshot, il suo rapporto con la figlia, la quasi-amicizia con Diggle che capisce che Lawton non è solo un assassino senza cuore; viene messa in dubbio anche la moralità di Diggle, che chiude gli occhi di fronte alle azioni di Arrow ma non riesce a passare sopra a certi atteggiamenti della Waller o della stessa Lyla.
Alla fine, ovviamente, i nostri "eroi" riescono a portare a termine la missione, anche se non nel modo in cui voleva la Waller; quest'ultima infatti caccia Diggle dalla squadra per aver disubbidito agli ordini.

Per quanto riguarda il nostro eroe invece, Oliver è ossessionato dal ritorno di Slade, ha paura che manterrà la sua promessa, e cioè che molti dei suoi amici e parenti pagheranno con la vita per le sue "colpe", ed è per questo  che non vuole chiedere aiuto a nessuno di loro. Epica la scena in cui, cercando di fermare dei criminali, Slade appare per un secondo su un tetto dietro di lui, scomparendo subito dopo.


Inoltre, su quello stesso tetto, gli fa trovare la sua vecchia maschera con una freccia conficcata nel foro dell'occhio destro.



Non riuscendo a trovare la sede di Slade si allea di nuovo con alcuni membri della Bratva, fino ad arrivare a minacciarli. Ottenuto ciò che voleva però, si rende conto che Slade è sempre un passo di fronte a lui, infatti quando si ritrova nell'ufficio del suo nemico ritroverà il suo alleato della Bratva morto con una freccia conficcata nell'occhio.
Rendendosi conto che non può affrontare il problema da solo, decide finalmente di chiedere aiuto, prima alla sua compagna, Sara Lance alias Black Canary, e poi, a fine puntata, alla stessa Amanda Waller. Dalle poche parole che i due si scambiano, quello che capiamo è che non solo i due si conoscevano già, ma che Oliver odia la Waller (per motivi a noi ancora sconosciuti) e che anche lei conosceva Slade Wilson e pensava che fosse morto. La donna gli rivela che hanno alcune tracce di un mercenario di nome Deathstroke (vero alias di Slade Wilson nei fumetti) quindi molto probabilmente lei non sa che sono la medesima persona, ma probabilmente Oliver si.

La puntata si conclude così, non vediamo nulla di nuovo dell'isola, non sappiamo cos'altro sa la Waller su Deathstroke e non sappiamo nemmeno quale piano ha in mente Oliver per fermarlo. Chiamerà qualcun'altro in suo aiuto? Vedremo altri membri o altre missioni della Suicide Squad? Diggle verrà richiamato dalla Waller? Lo scopriremo, forse, nella prossima puntata in onda il 26 marzo! Alla prossima!

Voto finale: 3/5

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Il Fob

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