martedì 28 gennaio 2014

Tutte le foto di X-Men - Giorni di un futuro passato!


Empire ha rilasciato le cover su tutti i personaggi principale dell'attesissimo nuovo film sugli X-Men, ecco le 25 foto qui di seguito:
Partiamo con la sentinella del passato che purtroppo, per risolvere il problema del surriscaldamento, gli è stata montata sul petto la ventola dell'aria della Fiat 600


Ed ecco qui Tony Stark in miniatura Bolivar Trask, il creatore delle sentinelle, interpretato da Peter Dinklage


Bishop (in italiano Alfiere), interpretato da Omar Sy, purtroppo il flash gli ha fatto uscire gli occhi rossi... (o è per via dei suoi poteri mutanti di assorbimento dell'energia?)



Wolverine del passato, con ancora gli artigli d'osso (conseguenza del film Wolverine - L'immortale), interpretato dal semprepiùfisicato Hugh Jackman, a cui hanno operato le vene del braccio per sostituirle direttamente con dei sifoni idraulici

...e Wolverine del futuro, con di nuovo gli artigli d'adamantio e un costume faigo per quanto semplice, anche se tutti sperano ancora di vedere il costumino giallo e blu che ci ricorda tanto i cartoni sui mutanti anni 90...

Hank McCoy, in arte Bestia, interpretato da Nicholas Hoult, con un look che ricorda molto più X-Men Conflitto finale che X-Men l'inizio

Rogue, interpretata da Anna Paquin. Si diceva che la sua parte fosse stata tagliata, inserita solo nei contenuti speciali della versione home video

Il giovane Charles Xavier del passato, alias Prof X, interpretato da James McAvoy, che a quanto pare ancora si regge sulle sue gambe...

E il Prof X del futuro, interpretato ancora da Patrick Stewart, con la sua fighissa sedia a razzi

Alex Summers, alias Havok (fratello di Scott, Ciclope), interpretato da Lucas Till

La Winx del gruppo Clarice Ferguson, alias Blink, la teleporta interpretata da Fan Bingbing

L'oramai barbuto Bobby Drake, per gli amici Uomo ghiaccio, ancora interpretato da Shawn Ashmore

 L'intangibile (purtroppo) Kitty Pryde, interpretata dalla sempre più amata Ellen Page

La mutaforma Mystica, interpretata dalla bellissima Jennifer Lawrence

Roberto "Bobby" Da Costa, alias Sunspot, interpretato da Adan Canto, che da prova dei suoi poteri di assorbimento solare, chissà se potrà diventare completamente opaco come nel fumetto...

Il ritorno di Toad (anche se nessuno ne sentiva la mancanza), stavolta interpretato da Evan Jonigkeit che qui vediamo col taglio alla Mario Balotelli

Piotr "Peter" Rasputin, alias Colosso, ancora interpretato dal gigante buono Daniel Cudmore

La versione giovane di Erik Lehnsherr, alias Magneto, sempre interpretato da Michael Fassbender

E questa invece è la versione futura di Magneto, interpretato ancora dal sommo Ian McKellen, sempre sia lodato

Il velocista Pietro Maximoff, alias Quicksilver (in versione tamarreide), interpretato da Morgan Evan Peters

Il monociglio nativo americano James "Jimmy" Proudstar, alias Warpath, interpretato da Booboo Stewart

Ororo Munroe, alias tempesta, ancora interpretata da Halle Berry che detesta proprio i capelli lunghi...

No, non è Steve Stifler di American Pie, è semplicemente un giovane William Stryker, interpretato da Josh Helman

La faighissima sentinella in una versione futuristica, fatta di mattoncini Lego

E concludiamo col Regista del film Bryan Singer, che ci ha esaltato con alcune scelte di cast e trama, e ci ha demoralizzato con altre scelte estetiche, ma che comunque ha grandi aspettative per questo film, e anche noi.





Per conclurede ringraziamo il sito Everyeye.it per la diffusione tempestiva delle immagini.



Il Fob

venerdì 24 gennaio 2014

Avengers 2 in Italia! - News


Proprio così! Alcune delle riprese dell'attesissimo seguito del film record di incassi "Avengers", verranno girate proprio nel nostro paese, più precisamente in Valle d'Aosta!

Avengers - Age of Ultron vedrà la stessa formazione di vendicatori vista nel precedente film, più due nuove reclute: il velocista Quicksilver, alias Pietro Maximoff (interpretato da
Aaron Taylor-Johnson) e Scarlet Witch, alias Wanda Maximoff (interpretata da Elizabeth Olsen); questi affronteranno il loro storico nemico robotico nel suo primo debutto cinematografico: Ultron.




Purtroppo non sappiamo ancora quando inizieranno le riprese in Italia, ne quali attori vi parteciperanno. Saranno qui per girare solo alcune riprese di distruzione? O magari per riprendere la battaglia finale del film? Oppure i Vendicatori si accorgeranno che i politici, Giuseppe Simone, Barbara D'urso, Andrea Diprè e il cast del Grande Fratello sono una piaga maggiore per questa nazione rispetto al tiranno robotico? A noi piace pensarla così...



Avengers assemble!

Il Fob

giovedì 23 gennaio 2014

Arrow - Blind Spot S2x11 - La recensione



*Nelle puntate precedenti*


Sebastian Blood (versione televisiva di Fratello Sangue) si trova in piena campagna elettorale per diventare sindaco di Starling City. Laurel Lance non si fida di Sebastian e avvia una "relazione" per scoprire di più su di lui. Blood gli rivela che da piccolo ha assistito all'assasinio di suo padre, alcolizzato, da parte di sua madre. Laurel scopre anche che ha una zia in manicomio e, quando le va a parlare di suo nipote, la donna le rivela che Sebastian in realtà è suo figlio ed è stato lui stesso ad uccidere il padre.


Il Presente

Sebastian Blood va a trovare la madre in manicomio e la uccide per aver detto tutta la verità a Laurel.
Nel frattempo Arrow continua la sua ricerca dell'uomo con la maschera da teschio, in possesso della Mirakuru (una specie di siero sperimentale per "supersoldati") ma gli interrogatori non portano a nulla.
Laurel viene avvisata della morte della madre di Blood; credendo che sia una mossa per nascondere le prove chiede ad Adam, il suo capo, di aiutarla con le ricerche, ma lui rifiuta, così capisce che l'unica persona a cui poter chiedere aiuto è il giustiziere. I due si incontrano, Laurel racconta tutta la storia ad Arrow e quest'ultimo decide di aiutarla.

Contemporaneamente Roy, che era stato infettato dalla Mirakuru, mostra i suoi poteri (superforza e rigenerazione) alla sua amica Sin e le racconta come li ha ottenuti, decidendo di diventare un vigilante a sua volta, senza l'aiuto del giustiziere.

Laurel e Arrow si introducono negli archivi della città per recuperare un fascicolo contenente il caso di omicidio del padre di Blood; con grosse difficoltà riescono a recuperare la cartella ma, una volta fuori, scoprono che questa è vuota.

Sin viene a sapere di un killer seriale di prostitute e informa Roy; quest'ultimo convince l'amica a fare da esca per incastrarlo. Il piano riesce ma Roy, colto dalla rabbia, non riesce a controllarsi (finendo anche per colpire Sin), pestando a sangue il killer e mandandolo in ospedale in gravi condizioni. Thea (ragazza di Roy e sorella di Oliver) viene avvertita dell'accaduto da Sin e si preoccupa dei recenti cambiamenti caratteriali di Roy, che non riesce comunque a dirle la verità sui suoi poteri.

Blood torna nel suo ufficio e trova Slade (alias Deathstroke) con il fascicolo tra le mani; quest'ultimo dice a Sebastian di occuparsi  di Laurel. Per fare ciò, Blood chiama l'agente Daily, un suo infiltrato nella polizia di Starling City.
Laurel torna a casa e trova Daily ed altri agenti durante una perquisizione, questi trovano farmaci illegali, di cui Laurel faceva abuso negli ultimi periodi, e la arrestano. In centrale Laurel ha una discussione con suo padre Quentin.
Oliver decide di riaccompagnarla a casa, ma qui viene stordito da Sebastian (che indossava la maschera col teschio) e rapisce Laurel, lasciando un messaggio per Arrow.
Quando Oliver si riprende legge il messaggio e giunge sul luogo del sequestro della sua amica; qui c'è uno scontro tra Arrow e l'uomo con la maschera da teschio e, in un momento di stallo, Laurel spara vari colpi  al suo rapitore; quando rimuovo la maschera scoprono però che sotto di essa non c'era Sebastian Blood ma l'agente Daily.
Questo convince Oliver e Laurle che i loro precedenti sospetti siano infondati e tutte le precedenti colpe ricadono su Daily; i due tornano alla centrale di polizia e  vengono raggiunti da Adam che decide però di licenziare comunque Laurel per aver abusato di farmaci fuori prescrizione.
Oliver crede che la storia della Mirakuru sia finalmente finita ma ha paura degli effetti collaterali che potrebbero colpire Roy.

Qui rientra in scena Sebastian Blood che, tornando in ufficio, viene attaccato da Deathstroke, uccidendo le sue tre guardie e ferendo lui; Togliendosi la maschera Slade lo minaccia che il suo prossimo errore sarà anche l'ultimo.

Arrow va a parlare con Roy, gli dice che i suoi poteri hanno effetti collaterali che deve imparare a gestire e si offre di addestrarlo, quest'ultimo accetta.

Il Passato sull'isola 

 
Oliver e Sara (sorella di Laurel) scoprono che Slade è sparito, così tornano all'aereo abbandonato, la loro base. Sara pensa che ci si possa ancora fidare di Ivo (che si trova sull'isola per cercare la Mirakuru) ed inizia una discussione con Oliver. Durante la notte la ragazza contatta Ivo e quest'ultimo cerca di riportarla dalla sua parte; Sara non gli crede e Ivo minaccia di torturarla. Sara interrompe la comunicazione e capisce che non può più fidarsi di Ivo, in quel momento irrompe Oliver e decidono di tornare a cercare Slade

Pareri personali

Arrow continua a concludersi con finali che fanno chiedere allo spettatore "e poi!?" con colpi di scena e capovolgimenti di trama clamorosi, come buona parte delle sue serie "rivali". In questa puntata in particolare torniamo a vedere Slade Wilson che continua a tessere i fili per distruggere la vita di Oliver, depistandolo ulteriormente. Nella scena dello scontro con l'uomo con la maschera da teschio è palese che quest'ultimo volesse farsi scoprire poichè ha deciso di affrontare Arrow da solo, senza l'aiuto di nessuno e non avendo un addestramento o un equipaggiamento tale da potersi difendere dal giustiziere. Sul finale riusciamo anche a vedere il nuovo costume di Deathstroke, molto simile al videogioco "Batman Arkham origins" uscito poco tempo fa
          
                

e diverso da quello visto all'inizio della prima serie


                                        


Vediamo anche l'inizio dell'attesa collaborazione tra Roy Harper (nei fumetti Speedy o se preferite Red Arrow) e il suo mentore Oliver Queen (alias Green Arrow).



Oliver gli rivelerà il suo segreto o lo addestrerà mantenendo segreta la sua identità?  Roy riuscirà a controllare gli effetti collaterali della MIrakuru? Sette giorni ci dividono dalle queste risposte!

Voto finale: 4/5

Il Fob

sabato 18 gennaio 2014

The amazing Spider-man – La recensione

Quando fu annunciato che la Sony voleva reboottare la trilogia di Spider-man di Sam Raimi non capii che senso avesse farlo dopo appena 5 anni dall’uscita dell’ultimo capitolo. Nonostante il terzo film sia stato molto criticato dal pubblico, i fan (me compreso) avevano apprezzato molto il lavoro svolto sul supereroe ragnesco. Poi si scoprì che i diritti sul personaggio, fino a quel momento in mano alla Sony, stavano per scadere: l’unico motivo dunque erano i money. Ciò non vuol dire che non potesse uscirne comunque un buon film, sia chiaro, ma con una premessa del genere di solito le pellicole vengono girate in fretta e furia con risultati deludenti.
Fino a quel momento si sapeva che il film doveva essere tratto dalla serie Ultimate del fumetto, che l’unico Villain del film era Lizard, che il regista era Marc Webb, che era presente Gwen Stacy interpretata dalla semprepiùgnocca Emma Stone, e che l’interprete dell’arrampicamuri sarebbe stato Andrew Garfield.
Non apprezzando particolarmente l’attore protagonista, per me fisicamente inadatto al ruolo del secchione sfigato, arrivò la prima immagine e non migliorò le cose: il costume era orrendo. Dopo l’ennesimo colpo duro al mio senso del gusto decisi di non andarlo a vedere al cinema, ma da Marvel-fan quale sono, mi sentivo in colpa a giudicare male un film senza nemmeno vederlo. Quindi, facendo una boccata di coraggio, decisi di scaricarlo…
Non l’avessi mai fatto…
Ecco la descrizione del film dal mio punto di vista:


Il film inizia con un flashback sull’infanzia di Peter Parker: il padre Richard, scienziato (come nella versione Ultimate), trovando il suo studio messo a soqquadro, prende una cartella e con moglie e figlio scappa dagli zii, a cui lascia in custodia il piccolo Peter. Qui vediamo finalmente per la prima volta Ben e May Parker (sembra quasi si portino 20 anni di età tra loro, e zia May è mora… vabbè…).

C’è subito un salto temporale di almeno 10 anni, in cui ci viene presentato il nostro adolescente Peter con la classica presentazione che ci si aspetta da un secchione: alto, bello, vestito alla moda, ovviamente senza occhiali che va in giro con lo skate, fa le foto alle vertiginose minigonne di Gwen Stacy in modalità stalker e difende i deboli dai bulli come Flash Thompson.
Se volevano descriverci Peter non potevano farlo in modo peggiore; infatti, quando Flash lo pesta per aver difeso lo sfigato di turno, ho gioito non poco.
Interviene Gwen per difendere il nostro eroe, che con poche parole trasforma il faigo Flash nel suo personale Chihuahua. Gwen in classe dice a Peter che ha notato la sua figuradimme il generoso gesto del giovane e gli consiglia di farsi visitare da un medico, cosa che io ho consigliato agli sceneggiatori.


Peter torna a casa e gli zii dell’arrampicamuri sembrano non siano invecchiati di un giorno dal precedente flashback (e se ve lo state chiedendo: sì, zia May è ancora mora). Ok, magari sono piccolezze da un fan troppo pignolo che ha sempre visto la zia di Peter come una dolce vecchietta dai capelli bianchi, quindi andiamo avanti.

Peter trova la vecchia cartella del padre e scopre che lavorava con il dottor Curt Connors. Decide quindi di andare a trovare quest’ultimo alla Oscorp, si dirige verso la reception e finge di essere uno studente dello stage prendendosi il primo badge che trova, quello di un ragazzo dalle chiare origini ispaniche. Nessuno gli chiede un documento di identità o altro, infatti poco dopo arriva il ragazzo ispanico, che viene preso per pazzo e viene buttato fuori dalla sicurezza (questo fa capire quale alto livello di sicurezza si trovi nei laboratori Oscorp).
Qui nota che l’assistente del dottor Connors è Gwen Stacy, cosa che ci fa capire che il suo personaggio viene preso dalla serie classica di Spider-man e non dalla serie Ultimate in cui era la classica ragazza ribelle figlia di un capitano della polizia.




Peter viene notato da Connors e Gwen, riconoscendolo, cerca di reggergli il gioco e gli dice di seguire il gruppo e non creargli problemi. Essendo un ragazzo ubbidiente che tiene molto a quello che Gwen pensa di lui, la prima cosa che fa è svignarsela per infiltrarsi nelle stanze segrete della Oscorp. Peter apre una porta segreta con un codice di sicurezza più intuitivo dello sblocco dei cellulari con sistema operativo Android, si ritrova in un laboratorio completamente automatizzato dove la mano d’opera umana è un optional quanto la sicurezza, si dirige verso una stanza con dei pannelli in cui ragni geneticamente modificati tessono le loro ragnatele, e lui, geniale come al solito, ci entra dentro, tocca qualcosa, fa il suo solito danno e gli piovono addosso secchiate di ragni che nemmeno ci si stesse facendo la doccia.
Il genio torna da Gwen che, incazzata come una iena, si riprende il badge e lo manda affangulo fuori. In quell’istante Peter viene morso da un ragno che gli si era infilato sotto la camicia, e se vi aspettate che il ragno lo morda sulla mano come in praticamente tutti i fumetti su Spidey, vi sbagliate di grosso: il ragno lo morde dietro al collo. Ok, magari anche questa è una piccolezza da fan del fumetto, quindi andiamo avanti…


Peter non risente minimamente del morso del ragno, e perché dovrebbe? Ha semplicemente cambiato il suo DNA donandogli poteri straordinari e cambiando completamente il suo corpo. Perché dovrebbe sentirsi male? Non uno svenimento, un giramento di testa, un po' di influenza, niente. Nemmeno un’unghia incarnita. Si fa un bel sonnellino in metro e... TA-DAAAN! Si risveglia con tutti i suoi poteri di ragno perfettamente sviluppati!

Tornato a casa, gli zii lo cazziano per essere tornato di sera: quale adolescente esce di casa e torna di sera? Qui prendiamo atto di un altro dei poteri dello stupefacente spidey, il suo senso di ragno la sua straordinaria abilità di prendere le mosche al volo.
ATTENZIONE: se siete fan del fumetto e speravate davvero di trovare il senso di ragno in questo film sappiate che rimarrete delusi. Ogni tanto si sente un fastidiosissimo fischio che sembra ci voglia far capire che Spider-man stia prevedendo un qualche colpo dagli avversari, ma come vedremo nel corso del film spesso Peter verrà colpito da proiettili e nemici, il che fa capire che è praticamente indifeso e non può far affidamento al suo senso di ragno, ma solo alla sua super-agilità. Ma se una mosca si azzarda a passarvi a fianco potete star certi che il vostro amichevole Spider-man di quartiere non se ne starà in disparte ma correrà in vostro soccorso.

Si ritrova in camera sua e qui il regista ci fa capire che ha più iper-sensi lui che Wolverine e Daredevil messi insieme. Per non dare dell’occhio si mette a fare i compiti. Sul tetto.
Decide di andare a casa di Connors e gli rivela di essere il figlio di Richard Parker, suo vecchio amico. Qui parlano di alcuni esperimenti di rigenerazione cellulare. Connors è a corto di idee oramai e Peter, da vecchio furbone, gli presenta una formula che aveva trovato nella cartella del padre.

“O Pe’ ma come hai fatto ad arrivarci? Sono 15 anni che ci lavoro su e non mi era mai venuta in mente!”
“Eh sai Dottò, l’ho usata in The social network, vedi se ti va bene pure per farti ricresce il moncherino.”


Peter va a scuola, si dirige in palestra dove trova Flash e decide di vendicarsi di lui sfidandolo a pallacanestro e inizia a fare lo sbruffone. Flash è quasi terrorizzato da Peter, il che è ridicolo visto che fino al giorno prima lo usava come straccio per pulire il corridoio. Così alla fine il genio incompreso, sempre per non dare dell’occhio, fa un salto di 12 metri e distrugge il canestro.
La scuola chiama lo zio Ben che gli fa un cazziatone sulla vendetta. Nel frattempo arriva Gwen e i due si mettono a parlare, più o meno il dialogo è questo:


“Cioè mi chiedevo no cioè si se ti va no si cioè potremmo no cioè si ma anche altro ce se non proprio cioè si, capito?”
“Si! Quando vuoi!”


Ce… nemmeno in Amore 14 ho sentito dialoghi più idioti, ma comunque lei è già innamorata persa, chi non ama i rincojoniti?
Dopodiché c’è una serie di scene inutilissime per illustrare i poteri di Peter, con lo skate.
Peter va nel laboratorio di Connors come suo assistente e dopo circa 8 secondi è già un genio della genetica migliore del suo maestro che ci lavora da una vita. Torna tardi a casa e lo zio scassapalle lo cazzia nuovamente, trasformando la più famosa frase dei fumetti di Spider-man in una semi-supercazzola degna del miglior Ugo Tognazzi; infuriato, Peter scappa e, sempre per non dare dell’occhio, sfonda la porta.
Ben va alla ricerca di Peppe che nel frattempo assiste immobile ad una rapina in un minimarket, guadagnandoci anche del latte. Il ladro scappa e scontrandosi con una persona finisce a terra (tutti atleti in sto film), gli scivola la pistola che finisce tra lui e lo zio Ben; i due si buttano sull’arma (chissà poi perché, Ben ci finiva la collezione con quella?) e fanno partire un colpo che uccide lo zio mentre il rapinatore scappa e Peppe scoppia a piangere sul corpo di suo zio.


“Zio ma, mi chiedevo, se prima di morire, non dovresti dire una frase famosa che si rivelerà quella che poi mi farà diventare uno dei più grandi supereroi di sempre, no eh?”
“Si o Pe’… Volevo dirti che… Che… La fasta e rigorosamente all’uofo se non è dentro la cripta.”
“Eh?”
“Sto ç@$§&!”

e muore.

La polizia parla alla zia May e rivela a lei e al suo geniale nipote che l’assassino ha un tatuaggio a stella sul polso. Questo fa capire al povero Peter che è lo stesso ladro del minimarket che gli ha regalato il latte.
Il giorno dopo va a scuola e Flash, che non è mai stato così gentile con Peter in vita sua, dice a quest’ultimo che vuole parlargli. Peter geniale come sempre lo prende, lo alza di un metro da terra e lo appiccica al muro, sempre per non dare dell'occhio.
La sera stessa Peter ripensa a suo zio, il quale l’ultima cosa che gli aveva detto era stata proprio di non sentirsi in diritto di vendicarsi solo perché gli era stato fatto un torto, così decide di vendicarsi di suo zio andando alla ricerca dell’assassino e picchiando tutti i tizi di New York che somigliassero anche lontanamente all’assassino di suo zio Ben. Roba che magari uno stava comprando due etti di prosciutto, arriva un tizio vestito da ragno, lo riempie di botte e solo DOPO averlo fatto gli controlla il polso per vedere se ha la stella tatuata.


Ora piccola nota: nei fumetti l’uomo ragno degli esordi è sempre stato il supereroe di quartiere che ferma i piccoli criminali, le rapine e cose di questo genere. La prima cosa che fa appena lo zio viene ucciso è andare alla caccia del suo assassino, dopodiché usa i suoi poteri esclusivamente per il bene della comunità. Qui invece è stato stravolto completamente il personaggio, usando i suoi poteri come una sorta di ricerca di una vendetta personale, che poi a metà film si perde completamente, e nonostante si metta a pestare di botte tutte le persone che assomigliano all’assassino dello zio Ben non riesce nemmeno a trovarlo. Ok, magari anche questo è uno sfogo da fan? Allora andiamo avanti…

È ora di comprarsi un costume, così va su internet, ordina dello spandex e si cuce un costume orrido e scolorito, con una maschera che pare fatta con gli scarti di un pallone da basket, con degli occhi assolutamente troppo piccoli (al contrario della serie Ultimate in cui gli occhi erano molto grandi) e con il colore che cola sul petto, giusto per farlo sembrare ancora più alto di quello che è.
Si costruisce da solo degli spara-ragnatele da polso così brutti che sembrano quei così di plastica che servono per tenere staccata la pizza dalla scatola in modo che la mozzarella non si attacchi sopra.



Piccolo momento scientifico: la ragnatela di un ragno (quindi organica) se fosse spessa come una matita potrebbe sopportare il peso di 9 tonnellate. La ragnatela fabbricata da Spidey (quindi artificiale), anche se fosse come quella organica dei ragni, è stata fatta troppo fine per sopportare i pesi che andrà a sostenere durante il film, tipo macchine e mostri di vario genere, ma magari anche questo è uno spunto pignolo e quindi andiamo avanti…

Connors spiega a un uomo di Norman Osborn che, grazie a Peter, stanno facendo grandi passi sulla rigenerazione cellulare, così gli viene proposto di cominciare con la sperimentazione umana, visto che Norman Osborn ha un piede nella fossa e l’altro pure. Curt si rifiuta e viene licenziato, ma prima di andarsene ruba un siero e usa la formula su di sé.
Nel frattempo Gwen, più stupida che innamorata, invita Peter a cena da lei. Il geniale, per non dare dell’occhio ed essere un buon ospite, entra a casa di Gwen dalla finestra vestito e sporco come un senzatetto.

Entra il capitano Stacy (padre di gwen) che si ritrova questo barbone maleodorante dentro camera di sua figlia, e frenandosi dalla voglia di impallinarlo gli dice che la cena è pronta.

Nel frattempo Il dottor Connors si risveglia con un bozzolo al posto del moncherino, lo apre e ci trova un braccio nuovo di zecca, quindi richiama il suo capo il quale però è già in macchina che si dirige verso la Oscorp, bloccato sul traffico di un ponte. In quel momento Connors comincia a trasformarsi in Lizard.
Peter inizia una discussione col padre di Gwen, insultando la sua intelligenza più volte, l'ospite perfetto; Gwen li separa e porta Peter in terrazza. Qui il geniale playboy inizia uno dei suoi soliti discorsi da acchiappone per dire alla dolce biondina che in realtà lui è Spider-man, chissà perché poi, vabbè… ecco qui un sunto del discorso:


“cioè insomma io no ce volevo dirti che insomma cioè io sono ce sai no i ragni cioè no, la polvere in camera no cioè se non pulisci si insomma le ragnatele si formano insomma si cioè”

e Gwen che non vedeva l’ora di ficcare la lingua in bocca a quello stallone dislessico, scazza per l’ennesimo rifiuto, gira i tacchi e se ne va. Peter le spara una ragnatela, la tira verso di se e, per vendicarsi di quello stronzo del padre, gli spara una pomiciata sulla terrazza mentre lei stava ancora pensando:
“cribbio! Ma sto rincojonito è Spider-man!”


in quel momento arriva la madre di Gwen che li becca nel pieno del duello delle lingue e gli dice di tornare dentro. Peter invece, sempre per non dare dell’occhio, scappa dal balcone per andare sul ponte a fermare Lizard (se vi state chiedendo come sapesse di Lizard ricordate che è sempre merito dei suoi nuovi poteri: i supersensi presi in prestito da Wolverine e Daredevil).
E purtroppo finalmente vediamo Lizard nella sua piena forma:




Si, esatto, è proprio lui. Più brutto di un Goomba del film di Super Mario Bros!




Il Goomba Lizard inizia a ritornare umano e scappa nelle fogne, mentre Spidey salva, tra le tante, un ragazzino.
Peter capisce magicamente che è Connors il Goomba e decide di avvertire il capitano Stacy. Va quindi in centrale e si spiega come oramai ci ha abituato, con uno dei suoi discorsi che nemmeno Luca Giurato in coma riuscirebbe a fare di peggio; nonostante questo il capitano per un po’ gli crede. Nel frattempo Connors ha attrezzato un laboratorio nelle fogne (…).

Peter rintraccia Connors nelle fogne. Con le sue ragnatele si costruisce un nido, attacca la sua macchina fotografica su una parete e inizia a  farsi i selfie degni del miglior bimbominkia 13enne.


“SeRaTa PaXXiSsIm NeLLe FoNiE Hihihih”

Lizard si rompe gli zebedei dei suoi continui post su Facebook e decide di attaccarlo, Peter miracolosamente riesce a scappare, ma è così geniale da lasciare la macchinetta col suo nome scritto sopra. Lizard, che sarà pure brutto come la fame ma sa leggere, capisce che Spider-man è quel rincojonito del suo allievo. Peter torna a casa di Gwen pieno di ferite solo per farsi un’altra slinguazzata, ma Gwen inizia a fargli un discorsetto:

“Eh io non posso stare sempre preoccupata per te! Ti aspetto sempre alzata fino a tardi! E non mi va che giochi a poker con i tuoi super-amici! E questa casa non è un albergo!”

Qui c’è una scena nel laboratorio fogna di Connors, in cui si evince la sua doppia personalità  tra umano e lucertola, il che mi fa chiedere perché la scelta del villain sia ricaduta su Lizard, che ha problemi di personalità simili a quelli del Goblin del primo film di Raimi, una ripetizione che potevano evitare essendo Spider-man uno dei supereroi con più nemici in assoluto, ma questa magari è un’altra pignoleria, andiamo avanti…).

Nella scena seguente vediamo Lizard uscire dal cesso del bagno della scuola di Peter (molto probabilmente perché accortosi del pessimo design con cui è stato disegnato). Gli studenti scappano, ma Peter rimane a combattere col mostro, una battaglia tra titani della bruttezza estetica.
Poi finalmente c’è una scena degna di nome col il nostro secondo padre: il sorridente Stan Lee, in uno dei suoi Camei più belli! Quando finalmente Peter è a terra, Lizard invece di ammazzarlo, si da alla fuga. Peter trova le registrazioni di Connors e capisce il suo piano: trasformare con un macchinario della Oscorp tutta la popolazione in Goomba lucertole come lui, quindi
telefona a Gwen e le dice di preparare un antidoto nei laboratori della Oscorp. Peter si dirige verso i laboratori, nel frattempo la polizia lo intercetta e gli spara (finalmente) dei proiettili elettrici. Spidey cade a terra e il capitano Stacy gli leva la maschera; Peter cerca di spiegare al capitano che se non va subito alla Oscorp sua figlia potrebbe morire, così il capitano lo lascia andare ma un agente spara alla gamba di Spidey mentre stava scappando.
Lizard arriva nel laboratorio, prende il macchinario di cui aveva bisogno e sale sul tetto. La polizia inizia ad evacuare tutta la zona intorno alla Oscorp; Spider-genio azzoppato barcolla sui tetti, ripreso e commentato in diretta da una reporter che capisce istintivamente che il ragno sta andando alla Oscorp. In quel momento il padre del ragazzino salvato da Peter sul ponte sta seguendo la tv e invece di scappare per l’evacuazione si inventa un piano geniale:


Il piano di sta banda di geni degli sceneggiatori è stato quello che un gruppo di operai si mettessero ad allineare tutte le gru della città per AIUTARE Spider-man ad arrivare prima alla Oscorp. Praticamente la strada per arrivare alla Oscorp è un’autostrada tutta dritta facilissima da raggiungere. Sti 4 operai governano tutte le gru di New York e, nonostante la zona debba essere evacuata, loro sono tutti ancora a lavoro DI NOTTE (roba da denunciare il sindacato), e c’è una cavolo di gru ogni due palazzi. Spider-man si copre la ferita CON LE RAGNATELE, e nonstante fosse un attimo prima zoppicante, si mette a correre (degno dei migliori miracoli della Madonna di Lourdes) e usa tutte quelle gru per arrivare alla Oscorp.
Io vorrei chiedere a sti geni che hanno scritto questa scena se abbiano mai letto un fumetto di Spider-man, in cui lui ha sempre usato i palazzi per oscillare con le ragnatele. Quale c@§§o di senso può avere allineare delle gru su dei palazzi per facilitare la passerella a Spider-man quando può usare i palazzi stessi? Ma magari anche questo è uno sfogo pignolo da parte di un fan, quindi andiamo avanti.


Il capitano Stacy arriva alla Oscorp, prima di Peter ovviamente, e incontra sua figlia che gli consegna l’antidoto da dare a Spidey. Quest’ultimo arriva sul tetto e comincia un feroce combattimento con Lizard, che lo vede ancora una volta prendere schiaffi e codate da ogni angolo; proprio mentre Connors sta per staccargli la testa arriva il capitano Stacy ad aiutare Peter, che si libera rompendo un tubo di azoto liquido congelando Lizard, ma non lui, anche se erano uno abbracciato all’altro (…); nel frattempo il capitano Stacy da l’antidoto a Peter e comincia a sparare al Goomba. Lizard uccide il capitano Stacy, che nei fumetti viene ucciso dal Doctor Octopus, giusto per dare un altro schiaffo morale a noi fan del fumetto. Ok magari ANCHE QUESTO è un altro sfogo da fan del fumetto, ma ho perso il conto di quante volte l’ho scritto, quindi penso che da fan del fumetto sia anche in mio diritto a questo punto farmi girare le valvole per una storia che non risente minimamente della sua trasposizione su carta.
Spidey riesce a sostituire il liquido del macchinario con quello dell’antidoto; la macchina inizia a diffondere una strana pioggia che cura tutte le persone trasformate in lucertole, Lizard compreso. I due cadono e Spidey viene salvato dal dottor Connors che lo tira su con un braccio, appena tornato umano, come se Spidey non poteva attaccarsi alle pareti, tanto oramai si era fatto salvare da tutti, compreso il bidello della scuola, sarebbe già morto 15 volte altrimenti.
Peter va dal capitano in fin di vita che gli chiede di promettergli di lasciar perdere Gwen per non metterla ancora in pericolo, e Peter, da bravo ragazzo che è, aspetta che abbia esalato l’ultimo respiro prima di dirgli “no.” in stile grumpy cat.


Dopo il funerale del padre, Gwen va a casa di Peter e quest’ultimo le dice che non possono vedersi più, nonostante avesse detto al padre che avrebbe continuato a vederla.
Qui ho notato altre somiglianze con il primo film di Raimi: il funerale del padre di uno dei co-protagonisti a fine film, il discorso dei due innamorati, il rifiuto da parte di uno per proteggere l’altra.

Il giorno dopo in classe, il sempre indeciso Peppe fa capire a Gwendalina che se ne sbatte il quarzo delle ultime volontà del padre e che continuerà a limonarsi la figlia. Nel finale ci sono altre oscillazioni con le ragnatele da parte di Spider-man, giusto per continuare a copiare qualcosa alla versione di Raimi.
Dopo i titoli di coda si vede Connors nella sua cella parlare con un tizio nella penombra, serie di frasi semi-supercazzola e finalmente la FINE.


ASPETTI POSITIVI:
Emma Stone;
Alcune pose nelle oscillazioni di Spider-man che mi hanno ricordato molto il fumetto;
Emma Stone;
Il cameo di Stan Lee;
Emma Stone;
Ancora Emma Stone;


ASPETTI NEGATIVI:
Tutto il resto.

Manca completamente l’essenza dell’uomo ragno stesso, manca tutto quello che lo ha reso famoso. Il film è una rivisitazione completa del personaggio con una trama e dei dialoghi così banali da rendere evidente che il film sia stato fatto in fretta e furia per mantenerne i diritti. Era stato annunciato come il film sulla versione Ultimate e non vedo come le persone possano vederci quella serie, perché non c’è praticamente nulla (se non il fatto che il padre fosse uno scienziato) della Ultimate, anzi, ci sono magari più riferimenti nella vecchia trilogia.


Voto finale: 1,5/5

P.s.: lo 0,5 aggiuntivo è per Emma Stone.



Il Fob